18/02/13

Intolerance in vinile






Intolerance - Intolerance
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Rave Up Records ripubblica in vinile il nastro del 1985!!!

Le tracce sono quelle presenti sull'originale senza bonus o inediti, purtroppo, ma
chi fosse interessato all'acquisto può rivolgersi QUI e rinverdire così la passione per la magica elettro, ipnotica e minimale, del gruppo.

[Release @ Discogs]










Marongiu racconta gli Intolerance:

Gli Intolerance nascono nel settembre 1983, da un´idea di Luca Musso (Cuneo), Marco Marongiu (Busca) e Paolo Chiotasso (Torino), musicisti orbitanti intorno ai vari conservatori del Piemonte (Cuneo e Torino), alla Facoltà di Architettura di Torino e, soprattutto, allo SMET (Studio di Musica Elettronica di Torino) fondato da Enore Zaffiri nel 1964.
Obiettivo (e scommessa) fu quello di partecipare al primo concerto per suoni emergenti della provincia di Cuneo (a Sant´Albano Stura) dove, tra partecipanti e pubblico, saranni presenti alcuni tra i futuri protagonisti della futura scena cuneese e nazionale (Cristiano Godano per esempio).
Questo primo concerto fu eseguito integralmente in playback, data l´impossibilità di eseguire LIVE i 2 pezzi presentati, per il gran numero di sovraincisioni e mixaggi su Revox A77 e la mancanza vera e propria di sintetizzatori polifonici (in quel momento avevamo a disposizione unicamente un piano elettrico Rhodes, la drumatix 606, un ARP Odissey monofonico e una Stratocaster).
Dopo un discreto successo e curiosità suscitati da questa apparizione live, si trattò di decidere se dare seguito al progetto e dare vita ad un gruppo vero e proprio. Quindi scegliere una nuova strumentazione, trovare una voce solista etc....per dare una precisa connotazione alla musica e al gruppo.
Punti di riferimento culturali/musicali sono stati i Suicide, i Daf, i Throbbing Gristle, i Joy Division, la nuova scena internazionale postunk/new wave, la scena musicale elettronica tedesca degli anni 60/70 e, in generale, tutto il panorama contemporaneo d´avanguardia del ´900, non solo musicale, ma architettonico ed artistico nel suo complesso.
Si decide di mantenere la formazione a 3 elementi, formazione totalmente elettronica (nessun basso, chitarra o batteria) e di scegliere Raffaella Risso come nuova voce solista e front man (?) del gruppo. Da subito si è dimostrato impossibile avere come membro stabile Paolo, dato i suoi interessi artistici/musicali legati ad altri settori ed espressioni.


La strumentazione usata nei 2 primi anni (che è quella usata nell´audiocassetta della SPN) è la seguente: Roland JX-3P, Roland Juno-106, Roland Sh-101 e l´immancabile Drumatrix TR-606.
Fra la fine dell´83 e la fine dell´84 vengono composti alcuni tra i pricipali pezzi della produzione degli Intolerance, che rimarranno sempre presenti nei live del gruppo. In questo periodo si inizia a dare interviste a radio locali, suonare dal vivo (pochi concerti in zona; ad Ottobre 1984 addirittura a Pisa, nello storico Victor Charlie, in un´inedita formazione a 2 per l´occasione, il sottoscritto e la cantante).
Avvengono in questo periodo 2 incontri fondamentali per gli Intolerance: con Ivan Rosso e Leonardo Borghese.
Ivan sarà per i prossimi anni, pur non musicista, un membro di fatto della formazione. Grande amico e assoluto primo fan degli Intolerance, si è occupato, oltre che dei live set durante i concerti e delle foto, di procurarci contatti con le radio, gli organizzatori di concerti a con le riviste. Mi ricordo ancora adesso il viaggio fino a Cairo Montenotte, presso la redazione di Rockerilla (probabilmente 84) per consegnare il demo della nostra musica a Mario Rivera, che ci frutterà la prima recensione del gruppo. E la prima intervista a Radio Fossano, di cui Cristiano Godano era uno dei Dj.
Leonardo Borghese è stato il "padre", il “deus ex machina”, il principale animatore della cosiddetta
"scena cuneese". Iniziando a lavorare nelle radio locali, ha iniziato a far conoscere a Cuneo e provincia le nuove realtà musicali italiane e internazionali. In seguito, con la suo etichetta indipendente “Suoni dal Profondo Nord”, ha prodotto i primi lavori di tutti i principali gruppi della zona, e ha creato di fatto il background ottimale per far conoscere questi gruppi in Italia.
Infaticabile promoter ed organizzatore, insieme ad Alberto Castoldi, dei 2 principali concerti/eventi musicali di quegli anni a Cuneo: Movimenti 86 e Movimenti 87, il primo con i migliori gruppi della scena locale, il secondo, vero e proprio festival, con i corrispettivi nazionali allora più blasonati: CCCP, Litfiba, Not Moving etc...

Intanto, parallelamente agli Intolerance, siamo impegnati anche con lo SMET, con concerti, partecipazioni a concorsi e seminari (in particolare il seminario, della durata di una settimana, che si tiene tenuto a Villa Amoretti (Parco Rignon. Torino) nell´autunno dell´84.
Questo primo periodo degli Intolerance trova compimento nell´85 con il primo concerto al Macabre (storico locale di Bra, dove negli anni hanno suonato i Marlene Kuntz, Vinicio Capossela, i Denovo, White Zombies, Nico, Diaframma etc...), la registratione e l´uscita dell´audiocassetta prodotta dalla SPN e la fuoriuscita di Antonella dal gruppo (estate 85).

Il materiale è stato registrato a Saluzzo da Lorenzo Balangero, chitarrista dei Dottor Sax, su un otto piste nello scantinato di casa. La registrazione è avvenuta nell´inverno dell´85, ed ha permesso di fissare su nastro queste sonorità fredde, minimali e più sperimentali, tipiche del periodo.
Non sono presenti remissaggi, arrangiamenti diversi o particolari sovraincisioni, per cercare di essere più fedeli possibile all´idea di partenza.
Con l´uscita di Antonella dalla formazione (per ragioni che mi sono sfuggite allora e che contituano a sfuggirmi ancora adesso, a distanza di 30 anni) si chiude il periodo sperimentale e creativo del gruppo, precocemente ed in maniera inaspettata.

Il periodo che segue sarà quello di maggior "visibilità" e, forse, "successo" degli Intolerance, quello del vinile per VM Cinque per intenderci, ma si tratterà quasi sempre di nuovi arrangiamenti del materiale dell´ 83/85, senza particolari novità. Di seguito, velocemente, i dati relativi ai successivi 2 anni di attività del gruppo.

IIª metà dell´85: la nuova formazione include Andrea Borsalino (basso e seconda voce, ex Diplay) e Peter Soro (chitarra). Registrazione di Noradreanalin per la compilation "A Place To Survive" della SPN.


1986: concerti al Macabre di Bra, a Erba e a Torino. Intervista per VM di Milano. In Marzo entriamo in studio di registrazione (Emanuele Ruffinego, REM Studio) a Bra per il master dei 4 pezzi che saranno pubblicati da VM di Milano. Aprile: uscita di VM Cinque (Box Set, 2 Lp, Ltd 600 copie) dove sono pubblicati i 4 pezzi precedentemente registrati. Partecipazione a Movimenti ´86 a Cuneo (altra iniziativa di Leonardo Borghese, concerto con i migliori gruppi piemontesi). (Importante) Incontro con Fabrizio della Porta di Radio Torino Popolare, di cui saremo spesso ospiti nella sua trasmissione il lunedì sera.

1987: Di fatto anno di chiusura dell´attività degli Intolerance. Qualche concerto ed intervista radiofonica. Sei pezzi vengono pubblicati sull´audio cassetta allegata alla fanzine Amen - THX 1138 di Milano (Amen This is Religgion N° 6, 2000 copie). Partecipazione a Movimenti ´87 (11, 12 e 13 settembre, Parco della Gioventù di Cuneo), con la presenza di "tutto" il rock indipendente italiano (CCCP, Litfiba, Denovo, Not Moving etc...)
Per l´occasione gli Intolerance presentano una nuova line-up, nuovamente un trio, con un terzo tastierista, X Giraudo, ex Display.
Luca Musso viene a mancare il 4 giugno 1992 e la partita si chiude definitivamente.


Marco Marongiu              



Ringraziamenti: Paolo Chiotasso, Ivan Rosso, Leonardo Borghese, SMET, Radio Fossano, Cristiano Godano, Alberto Castoldi, Fabrizio della Porta, RTP, Emanuele Ruffinego, REM Studio, Lorenzo Balangero, SPN, VM, Amen, Mario Rivera, Rockerilla, Macabre, Victor Charlie, la mia famiglia, Cosimo Musso, Carmen Nicosia, Ilinca Macarie, Maurizio Pustianaz, Pierpaolo De Iulis, Rave Up Records... a tutti quelli che furono con noi, che sono ancora con noi e a coloro che non lo sono più.














Recensione di Blow Up, maggio 2013





3 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Mai capito perché non ci infilammo "Invisibles Cities". Non si fosse trattata della mia primissima produzione, avrei detto la mia su scaletta e suoni: ma chiesi agli Intolerance di registrarmi un demo, se ne uscirono con questo... Passionale imberbe qual'ero, ne rimasi schiantato. Quindi presi, ed impacchettai. Pur con tutto il possibile senno di poi - tipo che "After The Rain", a voce obbligatoriamente reincisa, assieme a "Mexican Gost" avrebbe dovuto divenire un (magnifico) 7", e che i brani restanti (doviziosamente ritoccati, un po' qui, un po' là) sarebbero invece potuti divenire una sorta di concept sull'Europa anni '30 in vinile 33 gg. -, meglio sia andata così, in realtà. I 'Throbbling Gristle de noantri', alla loro propria essenza. Della SPN buttai via qualsivoglia cosa, ad un certo qual punto della mia vita, masters prodotti compresi: plauso quindi a Marco Marongiu ed alla RAVE UP, per questa cosa qui.

L.B.

 





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